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Investimenti Digitali delle Imprese: la mappa dei nuovi incentivi

lentepubblica.it • 23 Maggio 2017

digitale cultura pmiEcco come funzionano il superammortamento per nuovi macchinari e l’iperammortamento per gli investimenti digitali delle imprese: vecchi e nuovi incentivi 2017.


 

Il ministro Carlo Calenda ha presentato il Network Nazionale Industria 4.0, nuovo strumento per diffondere la conoscenza sui reali vantaggi derivanti da investimenti in tecnologie in ambito Industria 4.0.

 

Con la Legge di Bilancio 2017 è stata data attuazione al Piano Nazionale Industria 4.0 che ha riportato la politica industriale al centro dell’agenda di Governo. Il pacchetto contiene numerosi strumenti che hanno lo scopo di rilanciare la competitività delle imprese italiane, sostenendole nei loro programmi di investimento e di innovazione.

 

 

Il piano industria 4.0 è un ‘turbo’ per far accelerare il recupero di competitività del Pese, che ne ha estremamente bisogno – afferma Giulio Pedrollo, vice presidente per la Politica industriale di Confindustria – Molti imprenditori ci dicono che gli investimenti stanno partendo, e questo è un segnale positivo. Ma una vera politica industriale non può prescindere da un’azione di medio e lungo periodo. La risposta alle paure e alle preoccupazioni degli imprenditori che si trovano di fronte alla necessita di un nuovo approccio culturale sta nei Digital innovation hub.

 

Le risorse ai diversi saranno assegnate sulla base della valutazione dei progetti presentati attraverso un bando pubblico di prossima uscita. Secondo, intanto, quanto previsto dalla Legge di Bilancio, ci sono vari incentivi che possono essere erogati.

 

Il superammortamento al 140% per l’acquisto di macchinari nuovi esteso al 2017, introdotto un iperammortamento al 250% per investimenti in digitalizzazione, agevolato anche l’acquisto di software ma al 140%: sono le regole fondamentali dei due ammortamenti inseriti in Legge di Bilancio 2017.

 

L’iperammortamento, invece, è un’agevolazione al 250%, quindi il costo di acquisizione è maggiorato del 150%, è riguarda l’acquisto di tecnologie abilitanti per l’Industria 4.0: si tratta di beni materiali strumentali (macchinari e sistemi) compresi nell’elenco contenuto nell’allegato A della manovra. Per quanto riguarda il periodo di validità dell’agevolazione, le regole sono le stesse previste per il superammortamento: quindi, acquisti fino al giugno 2018, ma ordine e acconto al 20% entro il 31 dicembre 2017.

 

 

Come riuscire a gestire la valutazione dei progetti più innovativi? 

 

La scelta è stata quella di mettere in campo sia dei Competence center finanziati dal Mise sia di avvalersi di Punti d’impresa digitale (pid) in capo alle camere di commercio (sono 77) che di 100 Innovation hub. Di questi 21 fanno capo a Confindustria, 21 a Confcommercio, 28 a CNA e 30 a Confartigianato. La scelta di far impegnare più attori sul fronte della formazione per le competenze digitali, che pure, ammette il ministro, comporta il rischio di duplicazioni, risponde alla logica di dare la massima “prossimità alle imprese non solo in termini di localizzazione geografica ma anche di cultura d’impresa”.

 

Le attività in capo a queste strutture avranno per oggetto:

 

a) la valutazione della maturità digitale delle imprese, attraverso l’individuazione delle aree di intervento prioritarie e lo sviluppo dei corsi di alta formazione;

 

b) l’alta formazione, attraverso la promozione e la diffusione di competenze su linee produttive dimostrative e lo sviluppo di casi d’uso;

 

c) i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, attraverso la concentrazione dei progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale su tecnologie e soluzioni già presenti sul mercato, o prossime alla commercializzazione, e il sostegno alle potenziali imprese committenti nella fase di implementazione e di monitoraggio dei risultati.

 

Secondo il ministro Calenda, la rete delle associazioni dovrà essere in grado di fornire informazioni, formazione, consulenza specialistica sui reali fabbisogni e sui centri di trasferimento tecnologico cui rivolgersi. Il funzionamento del network si capirà solo monitorando i risultati a posteriori; il Ministro afferma che: “a un anno dal lancio del network certificheremo gli hub e i punti impresa digitale che stanno lavorando bene e lo faremo sulla base dei dati delle imprese che hanno avuto effettivamente accesso ai servizi”.

 

Le norme sono immediatamente applicabili, a partire dal primo gennaio 2017, perché non sono previsti decreti ministeriali attuativi. Saranno però necessari documenti di prassi che forniscano chiarimenti, ad esempio in relazione al rapporto fra software e macchinari agevolati al 250%.

 

Maggiori informazioni sono desumibili dalla Legge di Bilancio 2017.

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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